martedì 22 gennaio 2013

Si confiscano anche le bambole gonfiabili


E’ indubbio che la crisi economica di cui si fa tanto parlare abbia un’influenza soprattutto in quei settori che vendono prodotti non di prima necessità. Il mondo dei sexi shop e del piacere in generale fa parte sicuramente di questa categoria: se qualcuno deve scegliere se comprare cibo o un vibratore non ci sono molti dubbi su dove verte la scelta…

sexi shopGli operatori del settore però a quanto pare hanno a loro volta delle grane per sbarcare il lunario. A Mosca il titolare di un sexyshop, non avendo il denaro a sufficienza per pagare le tasse dovute al fisco, ha pensato bene di proporre agli ufficiali giudiziari, presentatisi nel suo negozio, di prendere due bambole gonfiabili al posto dei circa 2.500 € di cui era in debito. Sembra incredibile ma gli esattori hanno accettato per cui l’incasso della vendita servirà effettivamente a coprire il debito.
In un certo senso è una notizia positiva perché significa che anche coloro che devono far rispettare la legge hanno la flessibilità mentale necessaria per valutare le singole situazioni, e non rovinare un’attività commerciale con la confisca magari del locale in cui essa avviene. Possiamo solo immaginare la faccia dei due ufficiali giudiziari che uscivano dal negozio con le bambolotte sotto il braccio….

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